Hotel Mulino Grande

Recupero filologico, design e tecnologia

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Nella campagna a sudovest di Milano, nel Comune di Cusago, è stato restaurato un antico mulino della seconda metà del 1400, diventato il Mulino Grande Hotel & Suites con 21 tra camere e suite. Energia pulita, tecnologia, grande cura dei dettagli e design per una ricettività al passo con i tempi: mantenendo il fascino della storia e valorizzando la vitalità della natura. Queste le linee guida che hanno connotato il recupero dell’Hotel Mulino Grande.

Protagoniste le finiture Sikkens

Per posizione, tipologia e soluzioni architettoniche, il complesso del Mulino Grande accompagna il passaggio dal tessuto urbano di Cusago all’aperta campagna del Parco Agricolo, caratterizzato dalla presenza della Roggia Soncina, che a ovest penetra l’area nel complesso, e del Fontanile Cristina che ne segna il confine a est. E proprio grazie alla presenza della Roggia Soncina, Antonio Magiono (oggi ricordato nel nome del ristorante), che aveva ricevuto in dono l’area e i diritti d’acqua da Ludovico il Moro durante la seconda metà del Cinquecento, attivava le pale del Mulino per produrre farina per il castello e il territorio circostante. Una storia antica, fatta di natura, acqua, grano e lavoro accompagna dunque il Mulino Grande, passato poi di proprietà alla famiglia Stampa e rimasto attivo fino agli anni settanta. Successivamente abbandonato per quasi trent’anni, per volontà della nuova proprietà Il Mulino è tornato a svolgere un ruolo dinamico e aperto al territorio nel rispetto e valorizzazione degli elementi storici.

Il Progetto

Frutto di un accurato intervento di recupero di un mulino del 1400, la nuova struttura ricettiva dell’Hotel Mulino Grande di Cusago - che si estende su una superficie di 1.312 mq di slp - appartiene alla categoria quattro stelle, dotato di 21 camere di cui 7 suite, più un centro benessere e due sale meeting. L’hotel si trova a pochissimi chilometri dal capoluogo lombardo, dalla fiera Milano Rho e dal sito destinato a ospitare Expo 2015. Posto all’interno del Parco Agricolo Sud di Milano, la struttura risulta poco distante dal Castello di Cusago con cui mantiene una costante relazione visiva.

Il progetto di recupero e trasformazione dell’antico complesso rurale, firmato dall’architetto milanese Antonella Tesei, persegue, in modo molto stringente la volontà di mantenere una relazione con le radici e la qualità del luogo raggiungendo allo stesso tempo alti livelli di comfort. Il risultato è una struttura che conserva l’originaria composizione a corpi separati puntando sul recupero integrale del corpo del mulino.

Il volume originario dei singoli ambienti è stato conservato così come i materiali dei pavimenti in cotto e pietra. La luce, modulata da un sapiente progetto di light design, esalta la bellezza delle strutture lignee originali e dei colori utilizzati per rivestire gli ambienti interni. Le tonalità vanno dal bianco al rosso, dal blu petrolio al grigio e sono riprese dai colori del rivestimento tessile dei letti e degli imbottiti. La presenza di materiali naturali originari associati a elementi d’arredo contemporaneo, creano un’atmosfera accogliente e raffinata. Materiali e finiture offrono così un alternarsi di tonalità chiare e scure che guardano ai cromatismi dei quadri del 500. Un gioco di “chiaroscuro” enfatizzato sia dalla luce naturale, che penetra dalle numerose aperture, sia da quella artificiale che accosta ad alcuni corpi illuminanti di design un’illuminazione tecnica integrata agli elementi strutturali.

Le finiture Sikkens

Per tutte le finiture la progettista ha scelto soluzioni Sikkens. In dettaglio, per gli interni si sono utilizzati:

suite: Chalix Decor effetto marmorino
bagni: Alpha Xylan
Camere edificio B: Green Sil e Alphaxilan SF.
ristorante e cucina: Alphaxilan SF.

Tutti i legni, travi e balconi, sono invece stati trattati con Cetol BL 21 come impregnante e Cetol BL 31 come finitura.

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